Crémant o champagne? Così simili, eppure unici!

Crémant o champagne? Così simili, eppure unici!

Simili eppure così diversi. Lo Champagne e il Crémant sono due vini le cui bollicine accompagnano alla perfezione un’occasione speciale, ma anche un piatto di ostriche o ancora del foie gras. Nonostante l’aspetto e l’effervescenza siano così simili, ci sono delle differenze sostanziali tra i due vini. Scopri quali!

Differenza di denominazioni

La prima grande differenza è che lo Champagne può essere prodotto in un solo luogo: nella regione dello Champagne. Questa è la sua caratteristica principale perché, al di fuori della zona geografica delimitata dalla denominazione, nessun vino effervescente ha il diritto di portare la menzione «Champagne». Anche la denominazione «Crémant», però, può essere utilizzata soltanto per i vini spumanti di qualità bianchi o rosati che beneficiano di una denominazione di origine protetta (DOP). Oltre ad essere elaborati secondo il metodo tradizionale, devono rispettare, tra l'altro, la raccolta delle uve a mano.

I produttori di Champagne utilizzano il cosiddetto «metodo tradizionale» o «metodo champenoise» che riprende un savoir-faire ancestrale. Lo stesso metodo, però, è utilizzato anche per produrre il Crémant che segue gli stessi passaggi per diventare vino effervescente. A partire dal 1975 l'INAO (istituto nazionale dell'origine e della qualità) adotta la parola «crémant» per designare inizialmente i vini effervescenti delle regioni dell’Alsazia, della Loira e del Giura. Questi vini sono quindi prodotti un po' ovunque in Francia e contano oggi otto denominazioni: Bordeaux, Loira, Alsazia, Giura, Borgogna, Limoux, Die, e la Savoia integrata nel settembre 2015.

Vitigni, territori e tempo di invecchiamento

A determinare un’ulteriore differenza c’è poi il vitigno di base. I vitigni utilizzati per lo champagne sono soprattutto il Pinot nero, il Meunier, entrambi con uve nere, e lo chardonnay, con uva bianca. Il crémant può essere prodotto da qualsiasi vitigno, come il Pinot Bianco, il Riesling o il Pinot Grigio in Alsazia che offre vini effervescenti freschi e molto delicati. Anche il Chenin della Loira permette di produrre vini frizzanti eleganti, pieni di note fruttate e perfettamente equilibrati, o ancora il Sauvignon a Bordeaux che garantisce una bella rotondità. È l'uso di questi vitigni che dà tutto il suo carattere e la sua particolarità al crémant e in grado di soddisfare tutti i gusti. I vitigni sono talvolta gli stessi dello champagne, con chardonnay e pinot nero che si trovano in particolare in Borgogna, a Limoux, nel Giura... ma quando il territorio cambia, cambia anche il gusto del vino, il terreno influenza tantissimo la vite che accoglie.

Quanto tempo deve riposare uno champagne? E un crémant? Anche la durata dell'invecchiamento è una vera differenza tra i due vini. Questi devono rispettare delle regole di produzione diverse e, in entrambi i casi, molto precise. Uno champagne non d'annata dovrà invecchiare per almeno 15 mesi, mentre un prodotto d’annata deve restare a riposo per 3 anni. Il Crémant, invece, può essere commercializzato dopo soli 9 mesi di invecchiamento. Esiti ancora nella scelta? Osa provarli entrambi!

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