Due liquori, due sapori, due storie. L’Armagnac e il Cognac sono le acquaviti francesi per eccellenza, ottenute da un particolare procedimento di trasformazione delle uve. Dal gusto di carattere, entrambi sono apprezzati e lodati all’unanimità. Alcolici nobili, dal colore ambrato, entrambi sono serviti a fine pasto, come digestivo. Simili, certo, ma diversi: ognuno è unico nel suo genere. Ecco le 5 differenze tra questi due prodotti della vigna tanto apprezzati.
1. Origini e storia
La leggenda vuole che il Cognac sia nato quasi per caso. Alcuni produttori volevano esportare vino bianco a bassa gradazione alcolica in Olanda. Per fare in modo che il vino non si alterasse durante il trasporto, decisero di distillarlo e poi aggiungere dell’acqua. Il risultato non fu dei migliori. Decisero quindi di lasciarlo nei fusti. Lasciato a riposo, l’alcol distillato divenne liquore: era nato il Cognac! L’Armagnac, invece, ha un’origine misteriosa. Considerato come il liquore più antico del mondo, sarebbe stato prodotto per la prima volta nel XIII secolo. Commercializzato a partire dal 1400, sarebbe stato usato anche come medicina.
2. Terreni vicini ma diversi
A soli 300 chilometri di distanza, a cavallo tra le regioni Occitania e Nuova Aquitania, le terre del Cognac e quelle dell’Armagnac sono molto diverse. Sotto le vigne dell'Armagnac si trovano sabbie di quarzo, sedimenti continentali e fluviali e argilla silicea. I terreni del Cognac, invece, sono a maggioranza calcarei. Sono anche le caratteristiche dei suoli a conferire le particolarità gustative di ognuno dei due liquori.
3. A ciascuno il suo vitigno
Il Cognac è prodotto per il 97% a partire dal vitigno dell'Ugni-Blanc che produce acquaviti fini e di qualità. Questo stesso vitigno viene utilizzato anche nel 55% dell’Armagnac. Per l’Armagnac si utilizza anche la Folle Blanche che produce acquaviti fini e floreali, il Colombard dagli aromi fruttati e speziati, il Baco dal gusto rotonda con aromi di frutta matura.
4. L’influenza del clima
Il territorio, nel suo senso più completo di geologia, suolo e clima, influenza necessariamente il vitigno che ospita, nonché i suoi prodotti. Il clima ha un impatto considerevole sui vini che saranno poi distillati. Quello dell'Armagnac è un clima con maggiori variazioni di temperatura. Rispetto al Cognac che gode di un clima più temperato, l’Armagnac deve fare i conti con un clima continentale che tenderà ad essere più secco e soleggiato d'estate, ma anche più rigido d'inverno rispetto a quello tipico del Cognac.
5. Le tecniche di distillazione e di invecchiamento
La maggior parte dell'Armagnac è ottenuta con l'alambicco continuo armagnacais. Il brevetto di questa macchina è stato depositato nel 1818 e, nel corso della sua storia, è stato migliorato dai distillatori. L'acquavite ottenuta dalla distillazione ha una gradazione alcolica compresa tra il 52% e il 72%. La distillazione sull'alambicco charentais, tipico invece per la distillazione del Cognac, comprende due distillazioni. Il primo riscaldamento permette di ottenere un alcool a 20-30 che sarà poi ridistillato in un secondo momento a 70-71 gradi. Quest'ultima distillazione diventerà Cognac! Pronto a degustare questo prodotto prelibato?