Spoiler: non è il coniglietto a portare le uova
Hai mai sentito parlare delle campane che volano a Roma? No, non è uno scherzo. In Francia, a Pasqua, non c’è il coniglietto che nasconde le uova nei giardini… ma le campane. Sì, proprio loro.
Secondo la tradizione francese, il Giovedì Santo le campane delle chiese smettono di suonare perché partono simbolicamente per Roma, in segno di lutto per la morte di Gesù. Poi, la domenica di Pasqua, tornano a suonare festose, portando con sé… uova di cioccolato.
E qui inizia la caccia. I bambini si svegliano e corrono in giardino (o in salotto, se piove) per cercare ovetti, gallinelle, agnelli e pesciolini di cioccolato. E non è raro vedere anche adulti che – con aria “sto solo aiutando i piccoli” – ne assaggiano un paio.
Pasqua in Francia: una festa “di pancia” e di famiglia
Proprio come da noi, la Pasqua francese è una festa da vivere in famiglia. Si mangia, si chiacchiera, si brinda, si mangia di nuovo. Ma se ti aspetti colombe e casatielli, rimarrai sorpreso: il menù di Pasqua in Francia è un po’ diverso, e ha delle chicche tutte da scoprire.
Il protagonista assoluto è l’agneau pascal, l’agnello pasquale. Può essere arrosto con erbe di Provenza, in salsa all’aglio e rosmarino, oppure con patate novelle e fagiolini. Il tipo di preparazione cambia da regione a regione, ma l’agnello è praticamente immancabile.
Prima si parte con qualche antipasto sfizioso: uova sode ripiene, quiche (che non guasta mai), insalatine croccanti con paté o salumi. E dopo l’agnello? Beh, c’è il formaggio. Siamo in Francia, dopo tutto.
Dolci pasquali? Certo. Ma scordati la colomba
Se cerchi una colomba farcita o glassata, ti conviene rimanere in Italia. In Francia a farla da padroni sono loro: gli ovetti di cioccolato. Ma non solo. Ci sono anche galline, pesci, agnellini e campane… tutte di cioccolato, ovviamente.
In Alsazia, ad esempio, c’è un dolce tradizionale adorabile: il lammele. È una torta soffice a forma di agnello, cotta in uno stampo di terracotta e spesso spolverata con zucchero a velo. Si regala ai bambini e si mangia a colazione la mattina di Pasqua, magari con una tazza di latte o di caffè.
Poi ci sono le torte “nido” (nid de Pâques), decorate con ovetti colorati, e i chocolat de Pâques artigianali, che si trovano nelle cioccolaterie più belle e profumate di Francia. Altro che ovetti di produzione industriale…
Ogni regione ha la sua Pasqua (e i suoi piatti)
Un po’ come succede in Italia, anche in Francia la Pasqua cambia da zona a zona. E ogni regione ha le sue piccole grandi abitudini che la rendono speciale.
In Provenza, ad esempio, l’agnello si cucina spesso con olive nere, erbe aromatiche e aglio, in ricette che profumano di primavera. In Bretagna, invece, a fine pasto si potrebbe servire un kouign-amann, un dolce burrosissimo (e buonissimo).
In Alsazia, come dicevamo, la Pasqua è particolarmente sentita: le case si decorano, ci sono mercatini pasquali con artigianato locale, e le tavole si riempiono di piatti sostanziosi. Ah, e tante uova decorate a mano: una meraviglia.
Il pranzo di Pasqua in stile francese: semplice ma curato
Sì, il pranzo pasquale francese è importante, ma non è per forza esagerato. L’atmosfera è più rilassata, conviviale. E anche se le tavole sono curate (perché l’occhio vuole la sua parte), non c’è quella corsa al menù infinito.
Spesso si punta su pochi piatti ben fatti. Un antipasto sfizioso, un secondo importante come l’agnello, formaggi (sempre loro) e un dessert leggero, magari con un bel cioccolato artigianale a chiudere il tutto.
Non è raro vedere a tavola anche qualche terrina fatta in casa o acquistata per l’occasione, magari a base di anatra o di coniglio, da spalmare su un bel pezzo di baguette croccante. Piccole cose che fanno grande la festa.
Caccia alle uova: anche nei parchi!
Un’altra cosa carina che succede in Francia, soprattutto nei paesi e nelle piccole città, è che vengono organizzate cacce alle uova pubbliche nei parchi. A volte sono eventi comunali, altre volte sono semplici iniziative di quartiere.
I bambini partecipano con i loro cestini, e tra aiuole e cespugli si lanciano nella ricerca delle uova. Ovviamente, quelle più ambite sono quelle di cioccolato, ma spesso ci sono anche piccoli giochi, sorprese e caramelle.
Insomma, una Pasqua molto “bambina”, nel senso bello del termine: fatta di cioccolato, risate e piccoli riti familiari che si tramandano.
Portare un pezzetto di Pasqua francese a casa? Si può fare, eccome
Magari non possiamo avere le campane che volano a Roma, ma nulla ci vieta di portare in tavola un po’ di Francia anche da qui. Un'agnello cucinato con le erbe, una terrina di campagna servita su un tagliere, qualche ovetto artigianale di cioccolato, magari al latte e pralinato… e il gioco è fatto.
Per un tocco originale, puoi anche preparare un piccolo cestino pasquale da regalare a chi ami: qualche prodotto tipico, un paté, dei biscotti salati, una bottiglietta di vino o sidro… Non serve esagerare. Basta l’idea, e il gesto.
La Pasqua in Francia è... buona, semplice e piena di cuore
Che sia nella campagna bretone, tra i mercatini alsaziani o nei giardini di una villetta parigina, la Pasqua in Francia è una festa vissuta con calma, buon cibo e tanto cioccolato.
Non servono grandi cerimonie: bastano una tavola apparecchiata con affetto, un piatto che profuma di primavera e un po’ di voglia di stare insieme. E magari anche un ovetto di cioccolato – tanto per gradire.