Figatellu: il salume tipico della Corsica dal gusto unico

Figatellu: il salume tipico della Corsica dal gusto unico

Un nome che incuriosisce

Se non sei mai stato in Corsica, probabilmente il nome figatellu ti suona strano, quasi esotico. Potresti pensare a un dolce, a una focaccia o a chissà quale piatto misterioso. In realtà, il figatellu è un salume tipico dell’isola, profondamente legato alla sua cultura gastronomica e alla vita rurale corsa.

Per i corsi, il figatellu non è solo cibo: è un simbolo di identità, un prodotto che racconta la storia dell’allevamento tradizionale e della convivialità nei mesi freddi. Ma attenzione: non è un salume qualunque, e anche la sua preparazione e il suo consumo seguono regole precise.

In questo articolo scopriremo cos’è il figatellu, come viene prodotto, quando si mangia e come gustarlo al meglio, così da portare un po’ di spirito corso anche sulle nostre tavole.

Cos’è il figatellu?

Il figatellu (in corso “figatellu” al singolare, “figatelli” al plurale) è una salsiccia secca o semisecca preparata con carne di maiale e una percentuale importante di fegato di maiale, a cui deve il nome (in latino ficatum significa “fegato”).

Il contenuto di fegato può variare, ma è proprio questa componente a dare al figatellu il suo sapore intenso e riconoscibile, diverso da qualsiasi altro salume continentale. La carne e il fegato vengono tritati, mescolati con sale, pepe e talvolta vino, aglio o altre spezie locali, e insaccati nel budello naturale.

Esistono due versioni principali:

  • Fresco (figatellu frescu): va consumato cotto, tipicamente alla griglia o arrostito sul camino.

  • Secco (figatellu siccu): stagionato, pronto da affettare e mangiare crudo.

Un prodotto legato alla stagione

In Corsica, il figatellu è tradizionalmente un salume invernale. La produzione inizia di solito verso novembre e prosegue fino a marzo, periodo in cui il clima fresco e secco è ideale per la stagionatura.

Per i corsi, l’arrivo del figatellu fresco è un momento di festa: si organizza una grigliata tra amici o in famiglia, spesso accompagnata da pane rustico e vino rosso locale, e si consuma caldo, succoso e ancora ricco di aromi.

Fuori stagione, è più comune trovare il figatellu stagionato, perfetto per essere conservato più a lungo e gustato anche nei mesi più caldi.

Come si produce il figatellu: tradizione e manualità

Il segreto del figatellu sta nella semplicità degli ingredienti e nella cura della lavorazione.

  1. Selezione della carne – si utilizzano tagli di maiale magri e grassi in proporzioni equilibrate, insieme al fegato fresco.

  2. Condimento – la carne viene insaporita con sale, pepe e aromi locali (in alcune zone si aggiunge anche il vino).

  3. Insacco – l’impasto viene inserito in budelli naturali, legati alle estremità.

  4. Asciugatura – i figatelli freschi vengono appesi in ambienti ventilati per perdere l’umidità in eccesso.

  5. Eventuale stagionatura – per la versione secca, il processo continua per diverse settimane o mesi, finché il salume raggiunge la consistenza desiderata.

Questa lavorazione artigianale, spesso tramandata da generazioni, fa sì che ogni produttore abbia il proprio “tocco” personale.

Il sapore del figatellu

Se non lo hai mai assaggiato, immagina un salume intenso, dal gusto ricco e pieno, con una nota leggermente minerale dovuta al fegato. Nella versione fresca, cotta alla griglia, il sapore diventa più morbido e avvolgente, con un profumo che riempie la stanza.

La versione secca, invece, ha un gusto più concentrato, leggermente speziato e una consistenza che ricorda la salsiccia stagionata, ma con una personalità tutta sua.

Come gustarlo al meglio

Il figatellu fresco si presta a cotture semplici:

  • Alla griglia: il metodo più tradizionale, spesso su fuoco di legna o carbonella, fino a quando la pelle diventa croccante e l’interno succoso.

  • Al forno: cotto intero o a pezzi, magari con patate e cipolle.

  • In padella: veloce e pratico, tagliato a fette spesse.

Il figatellu stagionato, invece, si affetta sottile e si serve come antipasto, accompagnato da:

  • pane rustico o baguette

  • formaggi corsi o francesi a pasta dura

  • un bicchiere di vino rosso corposo, magari corso come il Patrimonio o il Vin de Pays de l’Île de Beauté.

Abbinamenti perfetti

Il figatellu, con il suo carattere deciso, si abbina bene a:

  • Vini rossi intensi e strutturati

  • Birre artigianali ambrate o scure

  • Contorni rustici come fagioli, lenticchie, verdure stufate

Per un’esperienza davvero corsa, prova a servirlo con brocciu (formaggio fresco tipico) o con castagne arrostite, due sapori profondamente legati all’isola.

Una specialità da conoscere

Il figatellu non è solo un salume: è un pezzo di cultura gastronomica corsa. Mangiarlo significa entrare in contatto con una tradizione autentica, fatta di ingredienti semplici, sapori forti e momenti di condivisione.

Anche se non è facilissimo trovarlo al di fuori della Corsica, oggi è possibile acquistarlo da produttori selezionati e gustarlo a casa, rispettando le stesse modalità di preparazione che gli isolani utilizzano da secoli.

Un morso di Corsica

Assaggiare il figatellu è un po’ come fare un viaggio in Corsica senza muoversi da casa. È un salume che racconta l’isola, i suoi paesaggi, le sue tradizioni e la passione per la convivialità.

Che sia fresco e alla griglia, o stagionato e affettato, porta con sé un carattere inconfondibile, capace di conquistare chi ama i sapori veri. E una volta provato, sarà difficile dimenticarlo.

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