Un dolce che racconta la Bretagna
Ci sono piatti che raccontano un territorio meglio di tante parole, e il Far Breton è uno di questi. Se ti capita di andare in Bretagna, nel nord-ovest della Francia, tra scogliere battute dal vento, case di pietra e villaggi di pescatori, troverai quasi ovunque questo dolce semplice ma irresistibile. Lo vendono nelle boulangerie, lo servono nei ristoranti familiari, e soprattutto lo preparano in casa, perché fa parte della cultura gastronomica di chi è cresciuto lì.
Il Far Breton è un dolce simile a un flan: morbido, compatto, con un gusto che sta tra la crema e il budino, arricchito spesso da prugne secche che regalano dolcezza e un po’ di acidità. Non aspettarti torte complicate o decorazioni elaborate: questo è un dessert che nasce dalla cucina di tutti i giorni, creato con ingredienti poveri ma genuini. Ed è proprio per la sua semplicità che ha conquistato tutta la Francia, diventando oggi uno dei dolci più amati.
Un po’ di storia
Il termine far deriva dal latino farina, e in origine il dolce era preparato solo con farina, latte e uova, senza frutta. Si trattava di un piatto base, un modo per nutrirsi con ingredienti disponibili nelle campagne bretoni. La versione con le prugne è arrivata più tardi, nel XIX secolo, quando la frutta secca era più accessibile e si è pensato di arricchire il dolce.
Oggi il Far Breton esiste in due varianti: con le prugne (la più diffusa e apprezzata) e senza, per chi preferisce un gusto più neutro. Alcuni usano anche l’uvetta, ma i bretoni più tradizionalisti storcono il naso: per loro il vero Far è solo con le prugne.
Quando si mangia in Francia
Il Far Breton è un dolce da tutti i giorni. In Bretagna lo trovi a colazione, come spuntino pomeridiano o come dessert dopo cena. È molto diffuso anche nelle feste di paese: non c’è sagra bretone senza un tavolo imbandito di Far Breton tagliato a quadratoni.
La sua consistenza lo rende perfetto da portare fuori casa: lo puoi tagliare a fette e mangiare con le mani, un po’ come una torta rustica. Per questo è molto amato anche nei picnic, magari accompagnato da una tazza di sidro, la bevanda tipica della Bretagna.
Perché piace così tanto
La forza del Far Breton è la sua semplicità. Con pochi ingredienti comuni (latte, uova, farina, zucchero e prugne) ottieni un dolce che ha il potere di piacere a tutti. È morbido ma non stucchevole, dolce ma con quel tocco leggermente acidulo delle prugne che lo rende equilibrato.
In più, è un dolce che migliora il giorno dopo: i sapori si amalgamano e la consistenza diventa ancora più compatta. È quindi ideale anche da preparare in anticipo.
La ricetta del Far Breton
Ingredienti per 6-8 persone
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200 g di prugne secche denocciolate
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200 g di farina
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150 g di zucchero
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4 uova grandi
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1 litro di latte intero
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1 bustina di zucchero vanigliato (o i semi di mezza bacca di vaniglia)
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1 cucchiaio di rum (facoltativo, ma consigliato)
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Una noce di burro per la teglia
Preparazione
1. Preparare le prugne
Metti le prugne in una ciotola con acqua tiepida (o con un po’ di rum diluito) per circa 30 minuti. In questo modo torneranno morbide e succose.
2. Preparare l’impasto
In una ciotola capiente, sbatti le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro. Aggiungi la farina setacciata poco alla volta, continuando a mescolare. Versa il latte a filo, poi aggiungi la vaniglia e, se vuoi, il rum. Otterrai una pastella fluida e senza grumi.
3. Assemblare il dolce
Imburra bene una teglia rettangolare o rotonda. Disponi sul fondo le prugne scolate e asciugate, quindi versa sopra la pastella.
4. Cottura
Inforna a 180°C per circa 45-50 minuti, finché la superficie sarà dorata e l’interno compatto. Durante la cottura il dolce gonfierà un po’, ma poi tornerà a livello una volta raffreddato.
5. Servire
Lascia raffreddare completamente prima di tagliarlo a quadrati o fette. Puoi gustarlo così com’è, oppure accompagnato da un cucchiaio di panna montata o da una pallina di gelato alla vaniglia.
Varianti del Far Breton
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Senza prugne: per chi vuole un dolce neutro, simile a un flan.
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Con uvetta: alternativa diffusa ma poco “ortodossa” in Bretagna.
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Con mele: alcune famiglie aggiungono mele a fettine sottili per un tocco fruttato in più.
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Con spezie: un pizzico di cannella o noce moscata può dare calore al sapore.
I segreti per un Far Breton perfetto
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Usa latte intero: la pastella risulterà più ricca e cremosa.
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Non lesinare sulle prugne: devono essere ben distribuite, non poche sparse qua e là.
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Resisti alla tentazione di tagliarlo subito: va lasciato raffreddare bene per avere la giusta consistenza.
Un dolce che ti fa viaggiare
Il bello del Far Breton è che, pur essendo così semplice, ha il potere di trasportarti subito in Bretagna. Basta un morso e ti sembra quasi di sentire l’odore del mare, il vento forte sulle scogliere e il profumo delle crêperie nei villaggi. È un dolce che non ha bisogno di effetti speciali per conquistarti: lo fa con la sua autenticità, come le persone e i paesaggi di quella terra.
E diciamolo: un dolce così andrebbe fatto almeno una volta nella vita. Non solo perché è buonissimo, ma perché ti insegna una cosa importante: a volte basta poco per creare qualcosa che resta impresso nella memoria.