Una ricetta con una storia epica
Ci sono piatti che nascono in cucina, e altri che nascono sul campo di battaglia. Il Veau Marengo (Vitello alla Marengo) appartiene a questa seconda categoria, e la sua storia è talmente particolare che vale la pena raccontarla.
Si dice che la ricetta sia stata inventata nel 1800, dopo la vittoria di Napoleone Bonaparte contro gli austriaci nella battaglia di Marengo, in Piemonte. Lo chef personale dell’imperatore, un certo Dunand, dovette improvvisare un pasto con quello che trovò sul posto: carne di vitello, pomodori, cipolle, aglio, vino bianco, un po’ di pane raffermo e perfino gamberi di fiume e uova fritte, perché erano gli unici ingredienti disponibili.
Il risultato fu un piatto ricco e saporito che piacque moltissimo a Napoleone, tanto che divenne quasi un portafortuna: ogni volta che poteva, chiedeva al suo cuoco di prepararglielo. Col tempo, la ricetta si è semplificata e adattata: oggi non si usano più i gamberi né le uova, ma rimane un piatto storico e molto amato della cucina francese.
Dove e quando si mangia in Francia
Il Veau Marengo non è un piatto che troverai tutti i giorni sulle tavole francesi, ma è ancora molto presente nei pranzi della domenica, nei bistrot tradizionali e nelle brasserie che amano mantenere viva la cucina di una volta. È considerato un piatto conviviale, perfetto da portare in tavola in un grande tegame, da condividere con la famiglia o con gli amici.
Il periodo migliore per gustarlo è l’autunno o l’inverno, quando i piatti stufati e ricchi di sugo portano calore e profumo nelle case. Ma nulla vieta di cucinarlo anche in primavera: la sua salsa a base di pomodoro e vino bianco è più leggera rispetto a tanti altri stufati francesi, quindi si presta bene anche a giornate meno fredde.
Perché dovresti provarlo
Se sei abituato ai classici italiani come spezzatino o brasato, il Veau Marengo ti sorprenderà. La carne di vitello cuoce lentamente in un sugo profumato di pomodori, cipolle e aglio, arricchito da vino bianco e aromi. Ne risulta una carne tenerissima, che si taglia con la forchetta, e una salsa vellutata che chiede solo di essere raccolta con un pezzo di pane.
Non è un piatto complicato, eppure ha una personalità unica: ha dentro un pezzo di storia francese, il gusto della tradizione contadina e allo stesso tempo la genialità di una cucina capace di improvvisare con poco.
La ricetta del Vitello alla Marengo
Ingredienti per 6 persone
-
1,5 kg di vitello (spalla o spezzatino)
-
2 cipolle grandi
-
3 spicchi d’aglio
-
4 pomodori maturi (o 400 g di polpa di pomodoro)
-
200 ml di vino bianco secco
-
500 ml di brodo di carne
-
2 cucchiai di farina
-
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
-
1 rametto di rosmarino
-
1 foglia di alloro
-
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
-
Sale e pepe q.b.
Preparazione
1. Rosolare la carne
Taglia il vitello a pezzi piuttosto grandi. Passali leggermente nella farina. In un tegame capiente, scalda l’olio e rosola la carne fino a quando sarà dorata su tutti i lati. Metti da parte.
2. Preparare il fondo
Nello stesso tegame, aggiungi le cipolle e l’aglio tritati. Fai appassire dolcemente finché diventano trasparenti.
3. Aggiungere pomodoro e vino
Unisci i pomodori pelati e tagliati a cubetti (oppure la polpa di pomodoro). Versa il vino bianco e lascia evaporare l’alcol per qualche minuto.
4. Cottura lenta
Rimetti la carne nel tegame, aggiungi il brodo, il rosmarino e l’alloro. Copri e lascia cuocere a fuoco dolce per circa 1 ora e mezza, mescolando di tanto in tanto.
5. Rifinitura
Quando la carne è tenera e la salsa si è ristretta, regola di sale e pepe. Spolvera con prezzemolo fresco tritato prima di servire.
Con cosa servirlo
Il Vitello alla Marengo dà il meglio di sé con:
-
Patate al vapore o al forno, che assorbono il sugo alla perfezione.
-
Riso bianco, per un abbinamento semplice ma molto francese.
-
Pane rustico: immancabile per fare la scarpetta.
Un bicchiere di vino bianco secco francese, come uno Chablis, è l’accompagnamento perfetto.
Varianti della ricetta
-
Alcuni aggiungono funghi champignon a metà cottura, per arricchire il piatto.
-
In certe famiglie si usa anche il pollo al posto del vitello, ottenendo un piatto più leggero.
-
C’è chi mantiene la tradizione storica e aggiunge, a fine cottura, un uovo fritto sopra ogni porzione: un omaggio al piatto originale servito a Napoleone.
I segreti per un risultato perfetto
-
Non avere fretta: la carne deve cuocere piano e a lungo per diventare tenera.
-
Usa vino di buona qualità: il suo sapore si sentirà nella salsa.
-
Non dimenticare le erbe aromatiche: sono loro a dare carattere al piatto.
Un finale… con gusto e ironia
Il bello del Veau Marengo è che, nonostante la sua origine quasi “militare”, è diventato un piatto da condividere con calma. Pensaci: un generale come Napoleone lo voleva veloce, improvvisato e nutriente. Oggi, invece, lo prepariamo senza fretta, per gustarlo in compagnia. È un po’ come se la storia ci avesse regalato il tempo che all’epoca mancava. E in fondo, ogni volta che cuciniamo un Vitello alla Marengo, non stiamo solo preparando uno stufato: stiamo rivivendo un pezzo di storia francese… ma con una forchetta in mano e il pane pronto per la scarpetta.